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mercoledì 22 maggio 2013

SPUNTI DI SPORT- LA PRIMA COPPA DEI CAMPIONI DEL MILAN (E DEL CALCIO ITALIANO).


Il capitano del MILAN, CESARE MALDINI, alza la Coppa dei Campioni 1962/63.

Una grande emozione per il calcio italiano. Il 22 Maggio 1963, battendo per 2-1 il BENFICA, il MILAN si aggiudicava non solamente la sua prima COPPA DEI CAMPIONI, ma anche la prima COPPA DEI CAMPIONI nella storia del calcio italiano (nelle sette edizioni precedenti, il trofeo, infatti, era stato vinto ben 5 volte consecutive dal REAL MADRID (da segnalare nel 1956/57 il secondo posto della FIORENTINA, battuta dal REAL per 2-0; e nel 1957/58 la sconfitta del MILAN,battuto dal REAL per 3-2, dopo i tempi supplementari), dalla stagione 1955/56 alla stagione 1959/60 e 2 volte consecutive dal BENFICA nelle due stagioni successive). Questa puntata di SPUNTI vuole essere un omaggio nei confronti di quella grande vittoria del MILAN, che avrebbe poi portato le squadre italiane a vincere per le altre 12 volte la coppa dalle lunghe orecchie con l'INTER nel biennio 1963/65; con il MILAN nella stagione 1968/69; con la JUVENTUS nella stagione 1984/85; nuovamente con il MILAN, allenato da ARRIGO SACCHI nel biennio 1988/1990 prima e nella stagione 1993/94 dopo; con la JUVENTUS, allenata da MARCELLO LIPPI nella stagione 1995796 nella storica finale di ROMA; di nuovo con il MILAN, guidato da CARLO ANCELOTTI nella finali disputate nel 2003 e nel 2007 (vincitore, rispettivamente contro la JUVENTUS e il LIVERPOOL, guidato da RAFAEL BENITEZ, che due anni prima nel 2005 aveva vinto la coppa ai danni dei rossoneri), e infine con l'INTER, guidata dal tecnico portoghese JOSE MOURINHO nella stagione 2009/2010.

MILAN-BENFICA. LA DOPPIETTA DECISIVA DI ALTAFINI.

Inghilterra, 22 Maggio 1963. Si gioca alle 15 presso lo stadio di WEMBLEY, dinnanzi a 45.715 spettatori la finale dell'ottava Coppa dei Campioni. Di fronte il superfavorito BENFICA, vincitore delle ultime due edizioni della Coppa, e il MILAN, guidato da NEREO ROCCO.

Il MILAN era arrivato in finale battendo per 8-0 all'andata e 6-0 al ritorno nel primo turno l'UNION LUXEMBURG; superando negli ottavi di finale l'IPSWICH (vincendo all'andata per 3-0 la gara di andata, e perdendo per 2-1 la gara di ritorno); nei quarti di finale il GALATASARAY (vincendo la gara di andata per 3-1, e la gara di ritorno per 5-0) e in semifinale il DUNDEE (vincendo la gara di andata per 5-1, e perdendo la gara di ritorno per 1-0).

Il BENFICA era arrivato in finale saltando come detentore del trofeo il primo turno, e iniziando così la sua corsa a partire dagli ottavi di finale superando i danesi del NORRKOPING (pareggiando 1-1 la gara di andata, e vincendo la gara di ritorno per 5-1), superando nei quarti di finale il DUKLAPRAGA (2-1 all'andata, 0-0 il ritorno), e in semifinale il FEYENOORD (0-0 all'andata, 3-1 il ritorno).

Queste le formazioni che andarono in campo a WEMBLEY quell'assolato pomeriggio di maggio, agli ordini dell'arbitro inglese ARTHUR HOLLAND.

MILAN: Ghezzi, David, Trebbi, Benitez, Cesare Maldini, Trapattoni, Pivatelli, Sani, Altafini, Rivera, Mora. Allenatore Nereo Rocco, Direttore Tecnico Gipo Viani.
BENFICA: Costa Pereira, Cavem, Cruz, Humberto, Raul, Coluna, Josè Augusto, Santana, Torres, Eusebio, Simoes. Allenatore Riera.

La prima fase di gara vede un MILAN fin troppo chiuso in difesa e pressoché innocuo in avanti, e proprio per questo praticamente in balia degli avversari. Rivera non riesce a giocare come vorrebbe, e così al 18° il Benefica si porta in vantaggio con Eusebio, che, ricevuta la palla sulla tre quarti di campo, non ha nessun problema ad entrare nell’area di rigore rossonera, e, pressoché indisturbato, a trafiggere con un diagonale di destro che si va a trafiggere nell’angolino il portiere Ghezzi.

A vedere questi primo quarto di gara, sembrerebbero confermati i pronostici della vigilia, con il Benefica strafavorito, e pronto a vincere la sua terza Coppa dei Campioni consecutiva. È vero che nel calcio esiste un assioma secondo il quale una partita finchè non è finita, non si può ritenere conclusa. Ed è quello che infatti, succede. Dopo i primi 20 minuti di debacle da parte del MILAN, i rossoneri a mano a mano cominciano lentamente a riorganizzarsi cambiando modulo, e con alcuni correttivi di matrice tattica, con Trapattoni che va a marcare Eusebio, Benitez va su Torres, Mora torna sulla fascia destra e Pivatelli si sposta a sinistra.
Questi cambiamenti tattici portano il Milan a svegliarsi. Dopo 20 minuti onestamente parlando quasi imbarazzanti, i rossoneri cominciano finalmente a macinare gioco e a rendersi pericolosi andando ad attaccare con più uomini. In questa fase del primo tempo non a caso il protagonista diventa il portiere dei lusitani, COSTA PEREIRA, che salva in più occasione la propria porta. Se il BENFICA riesce a concludere il primo tempo in vantaggio per 1-0, senza subire reti, il merito è tutto suo.

Nella ripresa, a dimostrazione di quanto ormai i primi 20 minuti di inizio gara fossero solo un brutto ricordo, i rossoneri tornano in campo non solo con lo stesso piglio della seconda parte del primo tempo, ma incrementando ancora più il loro ritmo, diventando padroni del campo. Se nella prima fase della gara era il BENFICA a farsi preferire, ora è il MILAN di gran lunga a farsi preferire, denotando decisamente una migliore disposizione tattica. Disposizione tattica, che consente ai rossoneri, al 58° minuto di gioco, di arrivare al pareggio, assai meritato. Su un lancio di Rivera, calciato dal limite dell’area, e ribattuto in area, irrompe di gran carriera ALTAFINI che, ricevuto sui piedi il pallone, senza perdere neanche un secondo, lo indirizza alle spalle di COSTA PEREIRA. È l’1-1.

Il Milan ,a questo punto, comincia finalmente a credere nella vittoria finale, e intensifica sempre più il contropiede, che tanto ama. E forse non è un caso che, proprio in contropiede, al 66° minuto di gioco arrivi il goal che deciderà la sfida. Rivera riesce a conquistare palla a metà campo, e lancia in avanti ancora ALTAFINI, che, conclude in direzione della porta di COSTA PEREIRA. Il portiere lusitano ribatte la conclusione del giocatore rossonero, ma il pallone finisce nuovamente sui piedi di ALTAFINI, che a questo punto batte inesorabilmente COSTA PERREIRA per il 2-1 rossonero.

Dunque, nel giro di 8 minuti, il MILAN capovolge il risultato, passando dallo 0-1 al 2-1. I rossoneri capiscono che l’impresa di battere i campioni uscenti della Coppa Campioni è possibile, e così cercano più volte il terzo goal, evitato dalle parate di un ottimo COSTA PEREIRA. Bisogna anche dire, al contempo, che il BENFICA non sta con le mani in mano, e che cerca di ribattere alle incursioni offensive del MILAN, ma, rispetto al primo tempo, la difesa rossonera è decisamente più registrata, con un ottimo TRAPATTONI che riesce a fermare le incursioni offensive di EUSEBIO, riuscendolo praticamente a disinnescare e al contempo BENITEZ riesce a controllare molto bene TORRES.
La partita finisce così con il MILAN, che batte di misura il BENFICA per 2-1, riuscendo così a conquistare non solo la sua prima COPPA DEI CAMPIONI, ma anche e soprattutto la prima Coppa dei Campioni nella storia del Calcio Italiano.

Sperando di farvi cosa gradita, andiamo ora a vedere una breve sintesi di questa storica finale.

A beneficio degli appassionati, andiamo ora a pubblicare la telecronaca integrale della partita (con tanto di premiazione sul podio, con il capitano rossonerò CESARE MALDINI, che alza la coppa), che venne ritrasmessa dalla RAI nel corso degli anni ’80 (il filmato dura 1h e 45 circa; l’ultimo quarto d’ora del filmato riguarda ITALIA-URSS del 1966. Non comprendo il motivo di questa correlazione presente nel filmato). In merito alla telecronaca, due considerazioni. La partita venne trasmessa in diretta solo per radio, in televisione venne trasmessa dalla RAI intorno alle 21, con la telecronaca di NICOLÒ CAROSIO. Bisogna dire che durante la telecronaca ci furono dei buchi audio da parte del satellite, così quelle fasi in cui mancò la telecronaca di CAROSIO, vennero commentate da un giovane giornalista RAI, allora alle prime armi, ma che negli anni a seguire sarebbe diventato uno dei giornalisti sportivi più importanti: sto parlando di BEPPE VIOLA.

La vittoria del MILAN aprì un ciclo di vittorie sportive della MILANO calcistica. Dopo la vittoria degli uomini di NEREO ROCCO, a vincere la COPPA DEI CAMPIONI nelle due edizioni successive sarà la grande INTER, presieduta da ANGELO MORATTI, ed allenata da HELENIO HERRERA, con grandi campioni quali GIACINTO FACCHETTI, SANDRO MAZZOLA, ARMANDO PICCHI, e tanti altri.
Ma questa, come direbbe il celebre scrittore tedesco, MICHAEL ENDE, è un’altra storia.

Rüdiger Franz Gaetano Herberhold

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